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Applicabilità della sanzione per dichiarazione infedele anche al socio di S.A.S
Con Ordinanza 21 settembre 2017, n. 22011, la Corte di Cassazione ha sancito l’applicabilità della sanzione per dichiarazione infedele al socio accomodante di una S.A.S., che non ha dichiarato, per la parte di sua spettanza, il reddito societario risultante dalla rettifica operata dall’Amministrazione finanziaria a carico della società. In particolare, la Corte ha stabilito che è irrilevante l’estraneità del socio all’amministrazione della società (come nel caso di specie) in quanto ad esso è sempre consentito di verificare l’effettivo ammontare del reddito della stessa e, pertanto, degli utili conseguiti in proporzione alla propria quota di partecipazione. Di conseguenza il socio non può farsi scudo della società attribuendo esclusivamente ad essa la violazione fiscale.Applicabilità della sanzione per dichiarazione infedele anche al socio di S.A.S

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